Repubblica dell’Africa orientale si estende su di una superficie di 582.646 Km quadrati, con una popolazione di 23.882.000 abitanti. La sua capitale è Nairobi, mentre la lingua ufficiale è il Kiswahili anche se molto diffuso l’inglese. Di religione animista, conta anche la presenza di una piccola parte di cattolici e protestanti. L’unità monetaria è lo scellino del Kenya.
Il Kenya confina con il Sudan, l’Etiopia, la Somalia, la Tanzania, l’Uganda e si affaccia a sud-est sull’Oceano Indiano.
Le alte terre del kenya, gli Highlands, sono le sezioni più elevate cosicché l’altitudine media supera i 2000 metri.
Il clima è condizionato dalla posizione del Paese che è attraversato dall’Equatore, dalla sua esposizione all’Oceano Indiano e dall’altitudine. A Nairobi le temperature mitigate oscillano tra i minimi stagionali di 12° ai massimi di 25°. A Mombasa, sulla costa, le temperature variano dai 22° ai 30°. L’equinozio primaverile segna l’inizio del periodo delle lunghe piogge. In autunno ha inizio il secondo periodo piovoso anche se di poca consistenza.
Il manto vegetale del paese è vario; sugli altopiani è ormai quasi scomparsa la foresta equatoriale, che sopravvive in alcuni lembi e lungo i fiumi. Si può osservare un paesaggio fatto di fasce vegetali, savane e praterie grasse dove s’impongono senesi, lobelie giganti, ecc. Nella savana si trovano euforbie, baobab, acacie, ecc. Il litorale è a tratti orlato da mangrovie, mentre papiri e piante palustri sono presenti nelle zone anfibie del Lago della Vittoria.
Nonostante il consistente sviluppo dell’industria, il Kenya basa tuttora la propria economia sull’agricoltura di piantagione rivolta soprattutto alla coltivazione del caffè e del tè, cotone, canna da zucchero, agave e palme da cocco. Tra le colture fruttifere troviamo l’ananas. Scarso rilievo ha lo sfruttamento forestale da cui si ricavano legnami provenienti perlopiù da cedri, podocarpi,ecc.
L’altra grande risorsa economica del paese è l’allevamento del bestiame praticato sugli altopiani dai contadini. Particolarmente cospicuo è il numero di bovini, caprini e ovini, nonché i volatili da cortile. Nel Nord sono diffusi anche i dromedari. La pesca risulta essere modesta e praticata sia nelle acque interne sia lungo la costa.
Il Kenya è anche il cuore dei safari africani, in cui vivono le più diverse specie di animali selvatici di tutto il continente, tra cui i leoni, bufali, leopardi, elefanti e rinoceronti in piena libertà.
Le comunicazioni sono piuttosto carenti soprattutto dal punto di vista qualitativo. L’asse principale è la ferrovia di Mombasa a Nairobi che giunge sino in Uganda. Una relativamente ampia rete stradale collega tutte le principali città servite da un regolare servizio di autobus. La compagnia aerea Kenya Airways assicura vari collegamenti interni e con paesi asiatici, africani ed europei. Il principale aeroporto è quello di Nairobi, internazionale al pari di quello di Mombasa; quest’ultimo è il principale centro portuale del Kenya al servizio anche dell’Uganda.
Il Kenya offre meravigliosi parchi faunistici, spiagge incontaminate, splendide barriere coralline, cime maestose e antiche città.
Agli abitanti del Kenya piace divertirsi e la musica attualmente in voga è il benga. L’evento più importante dell’anno viene organizzato dalle mandrie di animali selvatici tra luglio e agosto quando milioni di antilopi si spostano in massa dal Serengeti alla ricerca di pascoli più verdi per poi ritornare nel mese di ottobre.
L’arte culinaria del paese si compone di pietanze ripiene di fagioli o salsa di carne. Il piatto nazionale del Kenya è il nyama choma, carne di capra alla griglia. Nella zona costiera vengono usate in abbondanza spezie e noci di cocco. Lo spuntino più comune è il sambusa, frittelle dalla forma triangolare farcite di carne macinata speziata oppure la patata dolce fritta cosparsa di succo di limone e di un pizzico di peperoncino in polvere.
I kenyotici amano tanto bere birra e nel paese esiste un importante birrificio. Tra i succhi di frutta quello più in voga è fatto con il frutto della passione, sempre fresco e buono.
Tra le attrazioni locali quella più importante è sicuramente rappresentata dal safari, anche su cammello; il più rinomato parco faunistico del kenya è Masai mara National Riserve, a ovest di Nairobi. Altri parchi importanti sono quello di Amboseli, dove vive il rinoceronte nero e la fitta foresta di Kakamega, che ospita oltre 330 specie diverse di uccelli.
Il Kenya è famoso anche per la pesca al largo delle coste di Malindi, oltre al rafting sulle rapide del fiume Athi/Galena. Inoltre si possono praticare viaggi in mongolfiera, immersioni subacquee e windsurf nelle città costiere.