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Mese: Aprile 2009 Pagina 1 di 5

Vacanze a Giugno nel Salento

Per la vostra vacanza a Giugno tuffatevi nel mare del Salento!Il B&B IreneMarchese vi propone una visita nelle terre del Salento in Puglia. Uno sguardo alle tradizioni, riti, folklore e una sfrenata e seducente danza popolare: la Pizzica. Da non perdere una visita lungo la costa ionica e adriatica e un tuffo nelle più belle marine come le Maldive del Salento, il Pizzo, Porto Cesareo e Santa Cesarea Terme, e ancora Torre dell’Orso, Castro e i Laghi Alimini. Interessanti i comuni dell’entroterra e le sue località turistiche: Lecce Gallipoli, Otranto, Torre dell’Orso, Santa Maria di Leuca, Maglie, Presicce, Santa Cearea Terme,
la Grecìa Salentina, Porto Cesareo, Castro, le Maldive del Sud, Torre Pizzo, Baia di Gallipoli, Torre Vado, Torre Mozza e tante altre località incantevoli. Essenziale un viaggio alla scoperta della cucina popolare salentina, semplice e gustosa, grazie ai prodotti della buona terra e del mare limpido e incontaminato, esaltati dai profumi delle erbe della macchia mediterranea e dall’olio di oliva. Inoltre formaggi, pane casareccio, pucce e vari tipi di frise abbinati ai rinomati vini del salento. 

Se pensate di voler trascorrere una vacanza nel Salento con la famiglia o amici all’insegna della bellezza e del benessere, approfittate anche dei periodi di bassa stagione per prenotare le vostre vacanze, risparmierete fino al 30%.

 Troverete  sistemazioni in alloggi di ogni tipo, comodi ed accoglienti come i B&B, che offrono camere con bagno e prima colazione inclusa, particolarmente accoglienti. Se poi volete risparmiare, avendo allo stesso tempo una sistemazione confortevole, considerate di scegliere anche nei limitrofi. Le soluzioni sono tantissime, dai tanti affittacamere a Gallipoli, Otranto, Leuca ai tanti Hotel. 

Un viaggio in Puglia alla scoperta di Feste e Sagre nel Salento

Il Salento, terra d’approdo di altri popoli del Mediterraneo, è una terra ricca di cultura e tradizioni, dove sacro e
profano, fortemente intrise di culto e mistero, convivono nelle numerose sagre e feste patronali.
Ogni paese ha il proprio santo protettore che, celebrato, venerato e portato in gloria con grande partecipazione, lega indissolubilmente ogni cittadino al proprio paese e alle sue tradizioni: il santo, portato “a spalla” per le vie del
paese in interminabili processioni durante le quali si prega, si canta e ci si raccoglie in preghiera, viene accolto e onorato con botti fragorosi che vengono sparati al suo passaggio. La banda operistica celebra il santo
a suon di musica, brani d’opera e sinfonie. A notte inoltrata gli spettacoli pirotecnici chiudono le festività.  

La SAGRA, festa popolare legata, fin dall’antichità, ad una dimensione religiosa, rappresentava un momento di comunione tra l’uomo e le divinità: un rito simbolico di offerte e sacrifici per propiziarsi una buona stagione, o come atto di ringraziamento. Oggi le Sagre, prevalentemente gastronomiche, esaltano prodotti e piatti tipici locali: frise e friselline, olio d’oliva, vino e profumi della macchia mediterranea e ancora, suoni, canti e danze tradizionali colorano  e vivacizzano le feste del nostro Salento !Da segnalare per il 1° maggio
la Festa di SS Filippo e Giacomo (famosa per le gare pirotecniche) a Diso (LE). 

Per queste brevi vacanze potrete trovare comode sistemazioni in accoglienti B&B a Gallipoli, Agriturismi, Hotel e beb a Taviano, case vacanza a Marina di Mancaversa, alloggi ad Alliste.

Approfittate e organizzate una vacanza nel Salento!  affittacamere, Bed and Breakfast, residence, nei mesi di Bassa Stagione (Maggio, Giugno, e Settembre) offrono promozioni interessanti, si arriva a risparmiare fino al 30% sul prezzo che normalmente viene applicato in alta stagione.

Un viaggio tra i Castelli di Gallipoli e Otranto nel Salento.

Cominciamo il viaggio alla scoperta dei luoghi del Salento e in particolare di due castelli salentini costruiti a difesa delle città. Partiamo dal versante ionico e visitiamo Gallipoli, città conosciuta come la Perla dello Ionio. Il suo nome “Kalé Polis” significa “città bella”, città marinara ricolma di arte e storia. Arrivandoci non si può non rimanere affascinati e innamorarsi di questa città marinara ricolma d’arte e storia. Ha una forma stranissima: una piccola isola racchiude la città vecchia e un ponte, con dodici arcate in muratura, la congiunge alla terraferma.Il nucleo antico è un reticolato di viuzze tortuose, contornato da una strada che corre lungo le mura di cinta.La leggenda vuole che la città sia stata costruita da Idometeo tornando dalla guerra di Troia.La storia della città è invece molto più complessa. Le versioni sulle origini sono varie, ma l’ipotesi più attendibile è che la città fu fondata dai Messapi. Dopo essere stata sotto il dominio di Roma passò sotto il dominio di Bisanzio subendo diversi attacchi dai Saraceni.L’influenza islamica si respira ancora oggi per le stradine strette della città vecchia con le case in chiaro stile mediterraneo: case addossate l’un l’altra e intonacate con calce bianca.Il Castello di Gallipoli è stato costruito durante il dominio Angioino, risale al XIII secolo e modificato e ristrutturato fino al XVII secolo. E’ collocato a difesa della città, totalmente circondato dal mare ed è sito a levante della città ed è considerato uno degli ormai rarissimi Castelli ad essere bagnato direttamente dal mare e la sua costruzione evidenzia l’altissima e ardita tecnologia ingegneristica.Attualmente il Castello è sede del Comando della Guardia di Finanza, mentre il Rivellino è adibito ad arena estiva per cinema. 

Otranto, la città più a Est d’Italia e una tra le più nobili città salentine. E’ diventata oggi una meta turistica esculsiva molto richiesta, sia per la bellezza del suo mare, della sua città vecchia che ha mantenuto intatto il suo impianto medievale, trasmettendo questa atmosfera a chi passeggia per le stradine, sia per le bellezze naturalistiche dei luoghi intorno alla città.Situata tra la valle dell’Idro e l’Adriatico, fu per molti secoli il centro politico, culturale e commerciale del Salento. Le sue origini e il suo nome risalgono alla prima colonizzazione magno-greca, che fece di questa città, la più orientale d’Italia, il ponte di unione tra l’Oriente e l’Occidente mediterraneo. Prima che i Turchi la radessero al suolo (1480), Otranto svolse un ruolo di primaria importanza nella storia del  Mezzogiorno italiano, specialmente durante il Medioevo e le Crociate e nei lunghi periodi di lotta tra papato e impero, tra i Bizantini, Goti e Longobardi e poi in età normanna (è testimone la grandiosa Cattedrale terminata nel 1088), sveva, angioina fino all’avvento degli aragonesi.Il Castello Aragonese di Otranto, conosciuto meglio come Forte a mare, realizzato a difesa della città dagli invasori provenienti dal mare, sull’isola antistante il porto, nel 1491 da Ferdinando I d’Aragona. E’ costituito da due parti: il Castello Rosso, così chiamato per il caratteristico colore dei suoi mattoni ricavati dalla pietra dell’isola, ed il Forte, adibito ad alloggio delle guarnigioni e costruito successivamente. Il castello di Otranto è rivolto verso il mare ed occupa la parte est della città.  Le due torri sono munite di cannoniere, sulla parete della torre a destra è posto uno stemma in pietra leccese che appartiene al duca di Ossuna, Don Pietro Giron, viceré di Napoli dal 1581 al 1586, misura 21 metri di diametro e 14 metri di altezza. Il piazzale superiore del castello, alto 16 metri,  è munito di cannoniere e merlone. Grazie al puntone che consentiva la creazione di piazzali più vasti, l’installazione di armi era più numerosa ed efficace per un aumento della linea di fuoco.Il cortile interno si presenta in modo particolare grazie alla pianta quadrangolare dove è possibile raggiungere un ballatoio che circonda internamente tutto il cortile, usando una scala a cielo aperto. Protetto da un fossato, da tre torrioni cilindrici angolari e un affilato bastione a lancia, aggiunto con i baluardi esterni nel 1578, che si affaccia sul lato del mare. In cima al muraglione sono posti due stemmi: uno appartiene a don Antonio de Mendoza e l’altro a don Pietro di Toledo uguale a quello situato sul portone d’ingresso del castello. Sul portale d’ingresso campeggia il grande stemma di Carlo V. 

Per chi volesse trascorrere le proprie vacanze nel Salento consigliamo di approfittate anche dei periodi di  bassa stagione per prenotare le vostre vacanze, risparmierete fino al 30%. Troverete  sistemazioni in alloggi di ogni tipo, comodi ed accoglienti B&B, che offrono camere con bagno e prima colazione inclusa, particolarmente accoglienti. Se poi volete risparmiare, avendo allo stesso tempo una sistemazione confortevole, considerate di scegliere anche nei limitrofi. Le soluzioni sono tantissime, dai tanti affittacamere a Gallipoli, Otranto, Leuca ai tanti Hotel.  

:: Giugno nel Salento e.. la pizzica salentina!::

Giugno è alle porte e, quale periodo migliore per visitare le Terre del nostro Salento in tutta tranquillità prima del grande esodo estivo?Il paesaggio, le campagne e il mare Numerosi sono gli eventi come le sagre paesane, che si svolgono periodicamente nel Salento, gli eventi culturali, le visite guidate nelle città d’arte o in piccoli paesini dell’entroterra Salentino che nascondono e custodiscono un patrimonio di inestimabile valore di tradizioni, stili di vita e culture, ma alcuni eventi sono assolutamente da non perdere! I concerti di musica popolare rappresentano la sintesi del popolo salentino.La musica ed il ballo sono il cuore della tradizione salentina, impregnate di cultura e storia popolare e  i ritmi frenetici e seducenti della Pizzica coinvolgono chiunque si trovi ad assistere ad una “festa” salentina. Si forma così la “ronda” (cerchio) e a turnoi danzatori ballano in mezzo con una tecnica molto elementare che lascia spazio alla fantasia e all’emotività. E’ ballo nato dal rito pagano dell’esorcismo che ha progressivamente acquisito autonomia come forma ritmica e musicale divenendo fenomeno popolare. La Pizzica nasce come ballo curativo del morso inferto dalla tarantola, un morso micidiale che produce spasmi, dolori muscolari, delirio.
Si parla del cosiddetto fenomeno del tarantismo che vede nel ballo l’espulsione del male, della negatività.
L’origine di questa danza si fa risalire addirittura agli antichi riti dionisiaci. Si tratta di una vera tarantella popolare
della quale è possibile distinguere varie tipologie: la cosiddetta “pizzica tarantata” è quella più conosciuta; è una danza tipicamente femminile con la quale si evoca il mito, vissuto drammaticamente, del morso della tarantola che rende “furiose” le donne fino a farle danzare freneticamente per liberarsi dal male interiore.Nella “pizzica-pizzica” invece, il mito evocato, vissuto gioiosamente, è quello del duello rusticano, la lotta dei coltelli, certo molto frequente nei rapporti di forza tra gli uomini del passato. La “pizzica de “core“, è la danza tra
un uomo ed una donna che mima la seduzione; i ballerini non si toccano mai ma volteggiano uno intorno all’altro guardandosi negli occhi.
Infine, ma non ultima, va annoverata la cosiddetta “danza delle spade“. Questa originale forma di danza deriva
certamente da un antico rito di sfida al coltello praticato dagli uomini litigiosi che si incontravano durante le fiere e i mercati.Col tempo il duello, che mirava esclusivamente al ferimento e all’eliminazione dell’avversario, si è trasformato in una pura azione dimostrativa, mimata senza armi vere ma con una simulazione rappresentata dal dito indice e dal dito medio protesi. 

Se pensate di voler visitare il Salento e vivere una breve vacanza con la sua gente e le sue tradizioni, consigliamo di ricorrere ad alloggi comodi ed accoglienti come i B&B, che offrono sistemazioni particolarmente accoglienti. Alcune mete dove potrete trascorrere vacanze in famiglia o amici, sono: Otranto, Leuca, Gallipoli, Santa Cesarea Terme, Lecce, Maglie, Corigliano d’Otranto, Soleto. Se poi volete risparmiare, avendo allo stesso tempo una sistemazione confortevole, considerate di scegliere anche nei limitrofi.   Per le vostre vacanze all’insegna del benessere e della bellezza, approfittate delle offerte Last Minute anche dei periodi di bassa stagione per prenotare le vostre vacanze, risparmierete fino al 30%. Vi aspettiamo!!

Napoli 10 Maggio: Primitivo per un giorno

Una giornata speciale per illustrare, attraverso il coinvolgimento e le dinamiche interattive, e far meglio comprendere la vita dell’uomo primitivo. Ma non si tratta della solita proposta, bensì di un modo inedito che consentirà ai bambini un divertimento nuovo ed un reale coinvolgimento.

A fare da sfondo ad una formula assolutamente nuova e rivoluzionaria di intrattenimento per bambini ci sarà lo spazio verde più esteso di tutta Napoli: il bosco di Capodimonte, la location più appropriata per far calare i giovanissimi ospiti nell’atmosfera magica del mondo preistorico.   Si comincia con una breve lezione illustrata tenuta da un’archeologa, il modo migliore per creare l’atmosfera giusta e riportare gli ospiti indietro nel tempo,  molto indietro, in un tempo lontanissimo, al limite del fantastico.

Giusto il tempo di assaporare il clima e la natura dell’era preistorica ed i bambini verranno poi divisi in squadre e si cimenteranno in una serie di gare, tutte rivolte al tema della giornata.

Prima di cominciare con i giochi e l’entusiasmo, occorrerà prima di tutto vestirsi esattamente come i nostri lontani antenati, ovvero con la pelle degli animali.

Si prosegue poi con una gara di disegno, molto speciale: non si useranno i soliti pennarelli e matite, ma… questa sarà una sorpresa!

Ed appena finito, si sfideranno simpaticamente con la composizione di un puzzle un po’ diverso dagli altri. Si tratterà infatti di procedere alla ricostruzione di un antichissimo e rarissimo vaso preistorico e la sua soluzione permetterà di ottenere l’indizio per procedere ad un’altra entusiasmante sfida.

La giornata “da primitivi” continua con altre gare particolari fino ad arrivare ad uno dei momenti più attesi, vale a dire l’accensione del fuoco, proprio come facevano i nostri antenati. In conclusione, il gioco “quando l’uomo non parlava”.

L’età consigliabile per partecipare all’evento è dagli 8 anni in su.

L’inizio di “primitivo per un giorno” è fissato per le ore 11:00, il meeting point è all’esterno della Porta Grande del Bosco di Capodimonte (lato via di Capodimonte). In caso di pioggia, previa comunicazione a tutti i prenotati, l’evento sarà spostato nell’ambiente più adatto alla manifestazione: “ Il museo di etnopreistoria di Napoli” presso il Castel dell’Ovo.

E’ previsto anche un simpatico intervallo, il “baby break”, durante il quale i nostri “piccoli primitivi” potranno fare un gustoso spuntino. La quota di partecipazione è di  7 euro ( previsti sconti per figli/nipoti di dipendenti CRAL convenzionati).

Si ricorda che per prendere parte alla giornata occorre prenotarsi ed è possibile farlo on-line sul sito www.insolitaguida.it, dove è possibile trovare ulteriori informazioni e curiosità; oppure telefonando al 338 965 22 88. 

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